Siamo in pieno periedo natalizio e molte persone staranno pensando ai regali di Natale. Se siete bravi a fare i massaggi un'idea regalo potrebbero essere i katatatakiken(肩たたき券), che significa: "biglietti massaggio". E' un regalo che in Giappone si inventano i bambini, avendo a disposizione pochi soldi: si realizzano dei piccoli biglietti, magari con una carta simpatica, e si creano dei coupon validi per un massaggio di durata specificata, se ne possono creare di diverse tipologie, da 10, 15 o 20 minuti. Chi riceverà il regalo quando sarà stanco o sentirà il bisogno di rilassarsi, potrà usare un biglietto reclamando, a chi ha fatto il regalo, un bel massaggio. I bambini creano anche i "commissione biglietto", funzionano allo stesso modo, in questo caso tipicamente il genitore che li riceve può chiedere piccole commissioni.
Se siete bravi in altro potete inventare i vostri biglietti, io pensavo al "dolce biglietto", se siete bravi cuochi e siete disposti a fare un dolce quando verrà esibito il biglietto.
Thursday, December 11, 2008
Idee regalo
Pubblicato da tommy a 21:56 0 commenti
Friday, October 10, 2008
Nihongo
Questa settimana ho ripreso a studiare seriamente giapponese. Il primo anno che sono arrivato a Milano, dopo un pò di ricerche tra le scuole, decisi di frequentarne una in centro. Non era esattamente quello che cercavo ma almeno per un anno mi sono tenuto allenato. L'anno scorso invece, visto che Miyuki è arrivata in Italia pensai che potevo farcela da solo, sopratutto visto che potevo sfruttare le consulenze di una madrelingua, che poi è quello che tutti mi dicono quando dico che devo studiare: '... eeee ma tua moglie è giapponese, cosa ti serve una scuola???". Invece non è vero niente. Se non si frequenta una scuola con impegno, si rimanda lo studio sempre trovando scuse, quindi passano le settimane i mesi, e in un anno non ho concluso niente. Allora da mercoledi ho iniziato a prendere lezioni private di giapponese. Come si dice in questi casi: gambarimasu!!!
Pubblicato da tommy a 17:42 3 commenti
Tuesday, September 30, 2008
Bianco no!
Organizzare i matrimoni è divertente ma anche stressante, se poi gli sposi arrivano da due culture diverse è anche un po' difficile. La scelta più complicata durante l'organizzazione è stata quella dei fiori; io in realtà in Giappone non ci avevo badato tanto perchè si sa che gli uomini non ci tengono tanto, ma in Italia è stato complicato. Tutto è nato dal fatto che in Italia tipicamente il colore che predomina nell'addobbo floreale è il bianco e quindi ovviamente il fioraio ci ha proposto un catalogo ricco di foto di addobbi tutti belli e in gran barti in bianco, ma vedevo Miyuki perplessa e non convinta. Il fioraio continuava a proporci mazzi di fiori, bouquet tutti molto belli ma che non convincevano Miyuki. E' stato chiaro quando Miyuki ha detto che non era convinta perchè in Giappone i fiori bianchi si usano ai funerali e invece ai matrimoni si usano tanti colori vivaci. Alla proposta di aggiungere diversi colori alle composizioni tipo il rosso il fioraio mi stava svenendo. Mi sono trovato a fare da intermediario tra il pensiero conservatore del fiorario di un paesino del sud Italia e mia moglie con una idea completamente opposta. Ci sono volute due sedute per arrivare ad un compromesso che ha soddisfatto tutti. Chiesa con colori tipici, il resto mix con colori vivaci compreso il bouquet della sposa con le rose rosse.
Pubblicato da tommy a 10:46 1 commenti
Etichette: Matrimonio
Sunday, September 28, 2008
Tadaima!
Eccomi di ritorno dopo 20gg di assenza. Il 14 Settembre abbiamo celebrato il nostro matrimonoio (il secondo) in Italia insieme alla mia famiglia e miei amici, ma anche insieme a due amiche di Miyuki venute dal Giappone (le uniche che hanno visto entrambe le cerimonie). Noi siamo arrivati in Calabria solo quattro giorni prima del matrimonio e molte cose erano già state fatte, voglio ringraziare tutte le persone (e sono tante) che ci hanno aiutato a preparare e organizzare tutto; tutti coloro che sono venuti a stare insieme a noi per la giornata. E' stata proprio una bellissima festa.
Per Miyuki è stata una esperienza carina e divertente; la sua maggior preoccupazione è stata in chiesa perchè non sapeva quando era il momento di leggere o di alzarsi, però non c'è stato alcun problema tra segni e suggerimenti. Poi le è sembrato strano non dover dire un infinità di volte grazie a tutti, io ricordo che in Giappone avrò detto 1000 volte grazie il giorno del matrimonio.
Dopo il matrimonio siamo subito partiti: minigita in Puglia e poi in Egitto, itinerario lungo il Nilo.
Pubblicato da tommy a 16:53 7 commenti
Friday, September 05, 2008
Studiare Giapponese su iPhone
Per tutti quelli che si sono fatti prendere dalla febbre della mela e hanno acquistato un iPhone oppure un iPod touch (come me, grazie ai miei amici) ecco una bella applicazione che può essere molto utile allo studio del giapponese: ShinKanji.
In realtà ci sono diverse applicazioni nell'AppStore per lo studio del giapponese tra dizionari e flash cards, ma questo per me fino adesso è il migliore. E' un dizionario (con database locale, quindi non è necessario essere connessi a internet) giapponese/inglese che ne permette la ricerca di kanji, per ognuno fornisce la traduzione in inglese, francese, la lettura on/kun e la visualizzazione di come si scrive (stroke). Inoltre per ogni kanji c'è la visualizzazione dei radicali e partendo da essi si può eseguire la ricerca di altri kanji che li contengono. La ricerca si effettua scrivendo le parole attraverso la tastiera giapponese, ma abilitando tra le stastiere presenti nell'iPod/iPhone, quella cinese con modalità scrittura libera, è possibile usare il nostro dito per disegnare sul display il kanji cercato. E' molto simile al programma KANJI-SONOMAMA per il nintendo ds, solo che non c'è la ricerca al contrario, ossia inglese/giapponese. Il programma non è gratuito ma costa solo 3,99 euro.
Pubblicato da tommy a 20:45 6 commenti
Etichette: Altro
Sunday, August 03, 2008
Finalmente le Vacanze
Sono arrivate, le vacanze che tutti aspettano. Ci si vede tra due settimane. Ciao!
Pubblicato da tommy a 21:27 2 commenti
Etichette: Altro
Saturday, August 02, 2008
Parodie sigle anime
Abbiamo trovato in giro un'altra moda degli amanti di manga e anime giapponesi, oltre che ai cosplayer, c'è chi fa le parodie delle sigle degli anime. Chi non conosce Evangelion? Ecco la parodia della sigla. Segue quella del mitico Ken Shiro.
Evangelion
Ken Shiro
Pubblicato da tommy a 17:02 0 commenti
Etichette: Anime
Thursday, July 31, 2008
Dove si vive meglio?
Dopo il precedente post sulla classifica delle città più care al mondo, mi sono incuriosito un po' su altri tipi di classifiche preparate sempre da Mercer. Guardavo la classifica delle città al mondo dove si vive meglio, ossia dove la qualità della vita in base a 39 parametri (situazione economica, situazione politica, cultura, vivibilità, sanità, spazi verdi, inquinamento, ecc) è migliore . Notavo che le città svizzere che erano tra le prime dieci città più care al mondo si trovano tra le prime dieci anche in questa nuova classifica. La prima città dove si vive meglio è Zurigo. E' ben messa la Germania con tre cttà in top ten. Tokyo è solo 35°, Milano 41° (recuperando 8 posizioni dall'anno scorso) e Dublino 25°.
Rank 2008 | City | Country |
1 | Zurich | Switzerland |
2 | Vienna | Austria |
3 | Geneve | Switzerland |
4 | Vancouver | Canada |
5 | Auckland | New Zeland |
6 | Dusseldorf | Germany |
7 | Munich | Germany |
8 | Frankfurt | Germany |
9 | Bern | Switzerland |
10 | Sydney | Australia |
Pubblicato da tommy a 17:23 0 commenti
Etichette: Altro
Friday, July 25, 2008
Tokyo seconda città più cara al mondo
Tokyo supera Londra e si piazza al secondo posto tra le città più costose al mondo alle spalle di Mosca che mantiene il primato per il terzo anno di fila. Milano non è molto distante dalla capitale giapponese visto che si trova al decimo posto.
I criteri usati da Mercer per determinare il punteggio della classifica si basa sul confronto di più di 200 costi di vario genere, per esempio costo delle abitazioni, trasporti, cibo, vestiti, divertimento, ecc.
Proabilmente sono le prime due cose che fanno saltare così in alto Tokyo, perchè per vestiti e cibo trovo Tokyo molto economica rispetto a Milano. E' noto che a Tokyo le case sono molto care e pure i trasporti, rispetto a Milano, sono sicuramente più cari, infatti per noi sono già cari i trasporti dei nostri vicini europei (e noi giustifichiamo sempre il prezzo con l'efficenza).
Sorpresa... New York è all 22° posto.
Rank March 2008 | City | Country |
1 | Moscow | Russia |
2 | Tokyo | Japan |
3 | London | UK |
4 | Oslo | Norway |
5 | Seoul | South Korea |
6 | Hong Kong | China |
7 | Copenhagen | Denmark |
8 | Geneva | Switzerland |
9 | Zurich | Switzerland |
10 | Milan | Italy |
Pubblicato da tommy a 09:19 1 commenti
Monday, July 21, 2008
Ginevra
Lo scorso weekend c'è stato un assaggino di vacanza in attesa delle ferie di Agosto. Aprofittando del fatto che mio fratello lavora a Ginevra siamo andati a fargli visita. Siamo partiti pronti per visitare la Svizzera ma in realtà siamo stati anche in Francia perchè lui lavora a Ginevra ma abita in Francia. La Svizzera che è così piccola e circondata da diverse nazioni ha molte città che vivono la vita da frontalieri. E' così a Lugano, dove ogni volta che vado non riesco a capacitarmi di essere in un'altra nazione ed è cosi per le città lungo il confine con la Germania dove abitano le mie cugine. E' piccola ma si parlano ben quattro lingue, non capisco come mai non hanno mai scelto di adottare una sola lingua ufficiale, ogni cosa, sopratutto per i documenti, va ripetuta e riscritta in ogni lingua. Ma deve essere strano per loro stessi, quando si spostano da una città all'altra anche se sono nel loro paese si ritrovano indicazioni per strada e connazionali che parlano un'altra lingua, anche se loro dicono che ognuno può parlare due lingue perchè si studiano a scuola. Fondametalmente direi che ogni parte sta un po' a se e quindi a loro poco importa di cosa fanno gli altri.
Where: Ginevra
Pubblicato da tommy a 14:57 0 commenti
Thursday, July 17, 2008
Agenda
Quest'anno mi sa che non andrò in Giappone, almeno io, probabilmente Miyuki si. Mi dispiace non poter andare ma non posso lamentarmi perchè uno dei motivi per cui non potrò andare è che a Settembre faremo la seconda parte del matrimonio, ossia quello in Italia, per i miei parenti e amici, e inseriremo il viaggio di nozze che non abbiamo fatto quando ci siamo sposati in Giappone. Per tempo, ferie che non ho (per il cambio di lavoro recente) e ovviamente per motivi economici io starò a casetta. In questo periodo siamo in piena organizzazione, non abbiamo avuto il tempo di riprenderci del primo matrimonio che siamo subito partiti con il secondo. Mi chiedo se sarà più strano e difficile il matrimonio per Miyuki in Italia in chiesa o se lo è stato per me nel tempio shintoista in kimono. Secondo me il nostro è più difficile: è più lungo, bisogna leggere di più (in Giappone ho dovuto leggere solo io) e ci sono più formalità. Vedremo...
Pubblicato da tommy a 16:24 1 commenti
Etichette: Altro, Matrimonio, My life, Viaggi, 料理
Monday, July 14, 2008
Okinawa è diversa
Gli eventi storici e la posizione geografica di Okinawa la portano ad essere molto diversa dal resto del Giappone. Tradizioni culturali, cibo, costumi popolari e modi di fare sono particolari. Sicuro l'occupazione americana del dopo guerra ha lasciato profondi segni ad Okinawa da quelli non visibili ma impressi nelle memorie dei più anziani a quelle più visibili e anche curiosi. Per esempio, tempo fa, quando parlai del sanshin, uno strumento musicale tipico di Okinawa, dissi che il materiale usato per la costruzione della cassa risonante era la pelle di serpente, in realtà dopo la seconda guerra mondiale a causa della povertà la gente non poteva permettersi l'uso delle pelli, ma non avevano nessuna intenzione di rinunciare ad un modo per risollevare gli animi: la musica. Quindi si inventarono il modo di usare le grandi latte che gli americani usavano per portare gli inscatolati dall'America facilmente reperibili nelle discariche posizionandole proprio come cassa risonante.Oggi si trovano ancora questi sanshin, usati per la particolarità del suono diversa ovviamente da quello più tradizionale.
Un altro esempio invece è nei cibi. Un prodotto tipico di Okinawa è oggi conosciuto in Giappne come "Pork", il nome è molto generale, ma probabilmente è come chiamavano gli indigeni il prodotto "Spam" che importarono gli americani, carne di maiale inscatolata e molto usato nelle razioni durante la seconda guerra mondiale oggi reperibile in molti paesi. A Okinawa si può mangiare ovunque e vi assicuro che è buonissima.
Lo scorso weekend abbiamo preparato un bel piattone con il Pork (o SPAM), squisito!
Wednesday, June 25, 2008
Sono vivo
Ho abbandonato questo blog per un po'. Non perchè non avessi nulla da scrivere ma ho (o sto) attraversando un momento strano. Niente di problematico è solo che il cambio di lavoro mi ha un po' spiazzato; io sono un tipo periodicamente abitudinario. Cioè per alcuni periodi (medio lunghi) della mia vita sono solito fare delle cose e questo mi regola il ritmo di ogni giorno e mi da sicurezza. Dopo un po' però soffro la monotonia e cambio qualcosa, fino adesso ho cambiato lavori, oppure città o nazione, ma i cambiamenti grossi rompono l'equilibrio e tutto va reimpostato. Il nuovo lavoro mi sta impegnando si più (come da vera azienda giapponese) e quindi ho meno tempo però sto tornando alla nuova stabilità.
Pubblicato da tommy a 16:19 1 commenti
Etichette: My life
Wednesday, April 30, 2008
Death Note, Il Film
Mi sono avvicinato con scetticismo a questo film sopratutto dopo l'interesse perso verso Death Note durante la visione dell'anime. Ritengo ancora Death Note uno dei più belli Manga/Anime ma solo per la prima serie. La storia è molto accattivante, il tema trattato è profondo, mi piacciono i disegni e la colonna sonora dell'anime, ma ad un certo punto, sopratutto dopo la fine della prima serie tutto si trasforma e diventa molto noioso e banale o almeno non sembra più lo stesso anime. Si nota proprio l'intenzione di allungare il brodo di una cosa che aveva riscosso successo; nella seconda serie non c'è nulla di particolare se non la stessa storia della prima serie con un riciclo o semplicemnte una sostituzione di personaggi.
Invece il film mi è piaciuto molto, sarà perchè c'è necessità di rendere la storia più breve ma il film diviso in due parti anche se ha delle differenze termina con un bel finale, è proprio quello che mi è piaciuto di più, il finale quello che avrebbe dovuto esserci nell'anime alla fine della prima serie. Ora mi è venuta anche la curiosità di vedere il film su L.
Comunque il mio personaggio preferito rimane Ryuk.
Pubblicato da tommy a 00:06 3 commenti
Etichette: Anime
Wednesday, April 09, 2008
Nuovo lavoro
Lunedi ho iniziato a lavorare in una nuova azienda, in questi giorni sono sommerso di nuove informazioni: nuovo ambiente, nuovi colleghi nuove cose da imparare. Per il momento sembra tutto molto interessante; non dico il nome della nuova azienda ma solo che ho un nuovo legame verso il Giappone.
Pubblicato da tommy a 19:07 4 commenti
Etichette: My life
Saturday, April 05, 2008
Takoyaki a Milano
L'ultima volta che sono tornato dal Giappone ho dovuto portarmi nello zaino, senza nessuna possibilità di replica, una piastra da Takoyaki. A parte il peso, non nascondo che anche io volevo avere la piastra a casa per poter cucinare Takoyaki. La piastra da Takoyaki è una piastra come quelle per la carne ma è fatta da tante semisfere. Ci sono quelle elettriche o ci sono set completi con fornello a gas e con in aggiunta la piastra piatta per fare l'Okonomiyaki.
Per evitare problemi con la corrente elettrica abbiamo preso solo la piastra come quella della foto.
Avuta la piastra il secondo passo è stato quello di trovare un fornellino a gas da poter usare al centro del tavolo per riscaldare la piastra. In Giappone questo stile è molto usato, quasi tutti in casa hanno dei fornellini da campeggio a gas, sono usati per cucinare Nabe, Takoyaki, Okonomiyaki si mettono al centro del tavolo e si cucina e si mangia tutti insieme, un po come da noi la bourguignon o la fonduta.
Ho iniziato la ricerca del fornello e ho visto che in giro c'è proprio quello che è molto diffuso in Giappone, sono riuscito a trovarlo sia su internet che in qualche ferramenta a Milano ma in rete costava la metà, tentato dal prezzo ho comprato quello su ebay ma... non è andata benissimo. Il tizio che ha inviato il fornello ha fatto un pacco pietoso e la valigetta portafornello è arrivata rotta, restituirla non mi conveniva perchè non potevo riavere il rimborso delle spese di spedizione e in più avrei dovuto ripagare il rinvio. Ho dato al tizio un commento neutro( non negativo!) e mi ha anche mal ricambiato. Insomma se dovete acquistare una cosa del genere conviene pagarla.
A parte questo oggi abbiamo provato a cucinare Takoyaki a casa! Un po come la moka la piastra ha bisogno di un rodagio, anzi la prima volta conviene usarla sul fornello della cucina normale. Il primo giro è andato male perchè la pastella, nonostante l'olio, si attaccava e non riuscivamo a creare le palline, l'aspetto che ne è venuto fuori era poco tipico ma il sapore era molto buono.
Via via è andata meglio, alla quarta volta siamo arrivati al risultato aspettato.
Ora che il rodaggio è stato fatto posso invitare gli amici per un Takoyaki Party.
KeyHole TV
Miyuki ha trovato un programma che permette di vedere alcuni programmi giapponesi in streaming. Si può scaricare il client qui. La qualità non è alta, il video ha meno fotoframe al secondo del normale e l'audio non è il massimo.
Si sta divertendo molto ora riesce a vedere programmi che segueva spesso in Giappone.
Pubblicato da tommy a 15:03 2 commenti
Etichette: Altro, Tempo libero
Tuesday, March 18, 2008
St. Patrick's Day 2008
Quest'anno io e Miyuki abbiamo cercato di essere meno spenti per il giorno del patrono dell'Irlanda, e di non fare come l'anno scorso che abbiamo trascorso la giornata ricordando nostalgicamente il nostro periodo in Irlanda ma abbiamo cercato di essere più attivi. Purtroppo non così attivi da andare a festeggiare San Patrizio in Irlanda (anche se non abbiamo tenuto fede alla promessa dell'anno scorso).
Domenica ci siamo dedicati alla cucina realizzando il tradizionale piatto irlandese "Bacon and Cabbage". Abbiamo passato in rassegna un po di ricette e una volta scelta quella giusta e recuperati tutti gli ingredienti ci siamo messi all'opera. Il piatto richiede un po di tempo nella preparazione ma non è venuto, un po pesantino come da tradizione grazie al fatto che si usano burro e salsine ovunque. Seguirà un post con la ricetta.
Siamo stati meno fortunati con la birra, io mi ero fissato di comprare la birra Murphy's o Beamish, questo perchè noi siamo fedeli Corkiani. Tra Cork e Dublino esiste competitività un po come tra Milano e Roma, e la "battaglia" arriva fino la birra: la birra Guiness è la birra stout di Dublino mentre la Murphy's è la stout di Cork. La popolarità di Dublino rispetto a Cork è confermata anche dal fatto che la birra Murphy's è poco conosciuta. Anche la Beamish è una birra stout prodotta a Cork. Partendo dal fatto che la Guiness che potete bere in Irlanda ha un sapore molto diverso (molto più buona) secondo noi la Murphy's è comunque più buona. La Beamish per noi è al pari della Guiness. Bene, sabato abbiamo girato per Milano tra supermercati e negozi di sola birra ma senza successo (se qualcuno mi sa aiutare nella ricerca è gradito un suggerimento), alla fine abbiamo ripiegato sulla Guiness.
Ieri per San Patrizio siamo stati al Galway Bay Irish Pub di Saronno a vedere suonare il gruppo Filid che sono molto bravi e insieme a loro le ballerine di danza irlandese Cailin ci hanno regalato una divertentissima serata. Il pub è molto carino e uno degli Irish Pub meglio fedele a quelli veri che abbia visto fino ad ora. Abbiamo avuto in omaggio anche i cappelli Guiness di San Patrizio. Ancora una volta grazie ad Antonio per aver fatto la scelta vincente.
Where: Saronno
Pubblicato da tommy a 17:19 0 commenti
Etichette: My life, Tommy e Miyuki
Sunday, March 09, 2008
電車でGo! dal vivo
Dopo aver giocato per un po a questo bel gioco non vedevo l'ora di vedere dal vivo i percorsi provati virtualmente.
Pubblicato da tommy a 14:37 3 commenti
Saturday, February 23, 2008
Non occorre guardare per vedere lontano
Appuntamento alle 19.20 d'avanti al cancello. Quando arriviamo già troviamo qualcuno del nostro gruppo d'avanti al bel palazzo storico situato in centro. Quando gli altri sei amici arrivano siamo pronti ed entriamo.
La struttura si trova al centro del cortile interno del palazzo, all'ingresso veniamo accolti da alcuni ragazzi che ci invitano ad entrare. La prima sorpresa, non propio gradita, è la differenza di prezzo rispetto a quello che c'era scritto sul sito: 20 euro invece di 12, "la sera è incluso un aperitivo" ci dicono. Comunque nessuno protesta. Ci invitano a lasciare tutto negli armadietti, giacche, borse, occhiali e qualsiasi fonte di luce. Qualcuno è teso, c'è un po di ansia e di curiosità. La sala di ingresso dove aspettiamo ha delle sedie e dei tavoli; qualcuno racconta quello che ha sentito da amici che ci sono già stati.
E' il nostro turno, entriamo e uno dei ragazzi che ci ha accolto all'ingresso, ci spiega un pochino come si svolgerà il tutto: "adesso incontreremo la vostra guida, chiedete a lui qualsiasi cosa, qualsiasi domanda, non state troppo attacati tra di voi e rilassatavi. Prendete pure uno dei bastoni dalla cesta".
Ci avviamo verso l'interno, diventa sempre più buio, si comincia a sentire la voce di Anthony che ci invita ad entrare, quando lo raggiungiamo ormai non si vede più nulla. La voce di Anthony è rilassante, ci mette subito a nostro agio, ha un'accento strano.
Incominciamo a muoverci, il terreno cambia, ghiaia, erba... è morbido, vado contro un muro, vado addosso ad altre persone. Gli occhi non riescono ad abituarsi, forse è meglio chiuderli. Posso toccare diversi tipi di alberi, c'è un ruscello e una staccionata. Il percors, che dura un'ora propone diversi ambienti: un giardino, un molo, un viaggio in barca, una casa e la terribile città. Le voci diventano un riferimento fondamentale, riesco a capire dove si trovano gli altri. Quando Miyuki si avvicina riesco a sentire il suo profumo. La mente mi propone immagini di quello che potrebbe essere introno a me, non so perchè immagino la casa come quella di un boscaiolo, o la panda che c'è nella stanza che simula la città, la immagino verde come quella di Carlo. Gli occhi si sforzano a delineare linee ma sono del tutto immaginarie, non vedo nulla. Quando Anthony ci propone due immagini in rilevo mi rendo conto di quanto il mio tatto è insensibile, riesco a capire solo una delle due.
Alla fine come promesso, l'ultima stanza è un bar e si fa l'aperitivo. C'è tanta gente, sono gli altri gruppi che hanno finito prima di noi, ma ci sono troppe voci è tutto troppo confuso: ci guidano per mano. Seduti al tavolo come in tutte le altre stanza non si vede nulla, ma sappiamo almeno come siamo disposti. Anthony ci spiega che c'è un bancone, sei tavoli, e la musica che si sente è un pianoforte che suona una ragazza. Arriva la cameriera, si muove in modo impressionate, ci fa ordinare e si ricorda chi ha ordinato cosa, ci porta da mangiare, è simpatica.
Anthony è gentile e ci spingamo a fare qualche domanda che forse generalmente non faremmo ad un non vedente in un'altra situazione. Ma effettivamente parliamo di più tutti, il fatto di non vedere ci sblocca. La pianista canta "o sole mio". Ma è vero? E' tutto vero? Il tutto è nei miei ricordi come un sogno, le persone erano reali? Io non le ho viste, ho sentito solo le loro voci. Ero rilassatissimo.
Usciamo, la luce... da fastidio agli occhi, Anthony appare ai nostri occhi, ma non è lui! Non è possibile! Dalla voce avevo immaginato un'altra persona: bassina bionda e un po cicciottella, ma lui è alto, castano e magro.
E poi noi usciamo, per noi l'esperienza è finita... "ciao grazie mille, grazie!" ma lui? Lui non esce mai da li.
Grazie, un'esperinza bellissima.
Where: Istituto dei Ciechi di Milano
Pubblicato da tommy a 00:15 2 commenti
Thursday, January 17, 2008
Sposarsi in Giappone, parte 2
Ecco il seguito del primo post su come districarsi nella burocrazia italo-giapponese per sposare un cittadino giapponese in Giappone.
Siamo arrivati al punto in cui avete il certificato di avvenute pubblicazioni rilasciato dal vostro comune e lo avete già spedito via fax al consolato/ambasciata italiana in Giappone. Ora siete pronti! Potete partire per il vostro "viaggio per le nozze", mi raccomando il passaporto! Ma quello vi serve anche per partire quindi credo non ci siano problemi.
Arrivati in Giappone bisogna consegnare l'originale del certificato di avvenute pubblicazioni al conslato/ambasciata e visto il fax che avete inviato precedentemente il vostro certificato di capacità legale a contrarre matrimonio sarà probabilmente già pronto. Al comune giapponese dove vorrete sposarvi bisogna ritirare il modulo konnin todoke (noi lo abbiamo ritirato alle 22.30, in comune c'è sempre qualcuno anche la sera pr operazioni semplici e urgenti) che dovrete compilare in tutte le parti. Si tratta di scrivere i vostri dati e i nomi dei genitori (i vostri saranno trascritti in katakana). Muniti di konnin todoke compilato, certificato di capacità legale a contrarre matrimonio, e i vostri passaporti potete andare in comune per sposarvi. La cosa è abbastanza semplice non aspettatevi di incontrare il sindaco o l'ufficiale anagrafe, non si deve fissare un appuntamento, sarà come richiedere un qualsiasi certificato. Da questo momento siete ufficialmente sposati!
Però non è tutto finito, se non vi operate per richiedere la registrazione del vostro matrimonio in Italia il vostro comune non saprà mai che vi siete sposati in Giappone, come fare?
La comunicazione verrà effettuata dal consolato/ambasciata italiana al vostro Comune, quindi bisogna presentare domanda al consolato/ambasciata. Per la domanda servono due certificati da richiedere entrambi al comune dove vi siete sposati: il certificato konninntodoke syoumeisho e il nuovo Koseki Tohon; vi ricordate? Il Koseki Tohon è l'equivalente del nostro certificato di famiglia, visto che vi siete sposati avete creato una nuova famiglia e quindi bisognerà creare il nuovo per voi e modificare quello della famiglia del vostro coniuge.Il costo dei due documenti è legato al comune. Il primo dei due certificati vi verrà rilasciato subito, per il secondo ci vorrà circa una settimana.
Una curiosità: il Koseki Tohon è composto da diverse pagine, una pagina per ogni componente della famiglia dove è riportata la "storia" anagrafica. Nel vostro nuovo Koseki Tohon ci sarà solo il vostro coniuge e i vostri figli, gli stranieri non vengono inseriti.
I due documenti vanno legalizzati con APOSTILLE presso l'ufficio del Ministero degli Affari Esteri (Gaimusho), lo stesso dove il vostro coniuge ha fatto legalizzare i propri documenti all'inizio; anche in questo caso si dovrà aspettare solo un giorno. La cosa positiva che non è richiesta la traduzione dei documenti (li farà il traduttore ufficiale del consolato), basta consegnare i due documenti legalizzati insieme ad un modulo di richiesta da compilare da parte vostra, scaricabile anche dal sito del consolato/ambasciata, e non è nemmeno richiesta la vostra presenza, i documenti possono essere conseganti dal vostro coniuge o possono essere inviati per posta.
Per la comunicazione al vostro comune però ci vuole circa un mese, quindi io vi do un consiglio: fatevi dare una copia legalizzata della traduzione del konninntodoke syoumeisho dal consolato cosi lo potrete usare per la richiesta della carta di soggiorno.
Fonti: Mia esperienza, Consolato Generale d'Ialia ad Osaka, Unica's Japanese
Attenzione, le informazioni contenute in questo post sono soggette a variazioni. Verificate sempre tramite l'ambasciata o il consolato eventuali nuove disposizioni.
Pubblicato da tommy a 10:06 8 commenti
Etichette: Giappone, Japan, Matrimonio, 日本
Tuesday, January 08, 2008
Il non Giappone a Tokyo
Vi trovate a Tokyo è vi mancano i locali occidentali? Volete bere un drink, ascoltare musica e godervi una vista mozzafiato? Non avete paura di un conto salato? Vi è piaciuto "Lost in Translation"? Allora avete tutti i numeri per recarvi al New York Bar del Park Hyatt Hotel a Shinjuku. Non serve alloggiare all'Hotel per recarsi al 52° piano dove si trova il bar, sarete accolti dai camerieri che parlano inglese (parlavano inglese anche con Miyuki) e che vi accompagneranno a un tavolo o al banco dove Bob Harris (Bill Murray) beveva i suoi whiskey, potete scegliere se cenare o solo bere qualcosa. Se c'è musica dal vivo sarà applicata un sovraprezzo di 2000 yen, non preoccupatevi per l'abbigliamento ho visto gente con i pantaloni da militare. Godetevi la vista su Tokyo sicuramente unica.
Io non lo consiglio come posto in cui andarci, l'ambiente è tipicamente occidentale, in maggior parte tutti stranieri, non si beve o si mangia nulla di giapponese e poi a me "Lost in Translation" non mi piace, ma ci sono stato... curioso.
Where: Shinjuku, Tokyo
Pubblicato da tommy a 12:10 1 commenti
Tuesday, January 01, 2008
Capodanno in Giappone
A differenza del Natale, praticamente inesistente se non per le decorazioni e le illuminazioni, il capodanno in Giappone e' molto importante e a me ricorda di piu' il nostro Natale. Io provo a raccontarvi quella che e' stata la mia esperienza.
Qualche giorno prima della vigilia di Capodanno i negozi e le abitazioni espongono d'avanti gli ingressi i kadomatsu (門松) che sono delle composizioni con bambu, foglie, rami di pino e decorazioni che ricordano il capodanno, molte abitazioni appendono sulla porta di ingresso delle piccole composizioni e si lasciano fino al 7 gennaio. Nelle abitazioni si fanno anche i kagamimochi (鏡餅) dei piccoli altarini in cui ci sono gli omochi . Nei negozi si vendono gli osechi ryori (おせち料理), cibi tipici per il capodanno contenuti in delle scatole soprapponibili in modo da formare un piccola torre . Ognuno scrive le cartoline nangajyou (年賀状) da inviare ad amici e parenti per augurare un buon anno nuovo.
In questi giorni le persone si augurano un nuovo anno dicendo: "yoiotoshi wo (omukae kudasai) 良いお年を (お迎えください)".
Vigilia di Capodanno - oomisoka 大晦日
La sera della vigilia di capodanno si passa tipicamente in famiglia o con amici e si sta tutti insieme cucinando e mangiando il nabe (鍋料理). Questo non sempre avviene ma sicuramente non puo' mancare, all'avvicinarsi della mezzanotte, il momento in cui si mangia tutti insieme soba (蕎麦), come augurio di uo felice anno nuovo, un po come facciamo noi con le lenticchie. A mezzanotte brindisi, anche se questa e' una cosa importata dall'occidente.
NHK trasmette fino alle 11.30 un famoso programma (紅白歌合戦) che si svolge da diverse edizioni in cui due squadre individuate dai colori rosso e blu si sfidano in una gara di canto, il verdetto su chi e' il vincitore viene dato attraverso illuminando con il colore corrispendente della squadra vincente la torre di Tokyo. Un'altro programma seguito e' la finale di K1, K1ダイナマイト che si svolge ad Osaka. Dopo le 11.30 NHK si collega in diretta con alcuni templi famosi in Giappone dove la gente si reca per pregrare per il nuovo anno. Sono molte le persone che vanno nei templi per attendere il nuovo anno e per sentire i 108 rintocchi di campana.
Dopo la mezzanotte si augura buon anno nuovo dicendo: "akemashite omedetou 明けましておめでとう".
Capodanno - shougatsu 正月
Il giorno di capodanno si pranza insieme la famiglia e il pranzo tipico e' cosituito da gli osechi youri, si mangiano varie cose non sempre uguali ma alcune sono tipiche per esempio i fagioli, i gamberetti, acciughe e uova di pesce. Inoltre si mangiano anche gli omochi.
I bambini ricevono da parenti e amici in regalo i otishidama (お年玉) delle letterine che contengono soldi.
Dalla vigilia fino a tre giorni successivi le persone si recano al tempio per pregare per un felice anno nuovo. Al tempio dopo aver pregato si possono comprare gli omikugi, ossia da alcune scatoline in legno si pesca un bastoncino e dopo averlo mostrato all'addetto si ricevera' un fogliettino con le previsioni sul nuovo anno. Non sempre si tratta di buone notizie, in questo caso si puo' affidare l'omikugi al tempio piegandolo e annodandolo nei posti appositamente adibiti. Al tempio si comprano anche gli omamori (お守り) ossia dei portafortuna, da quelli di piu' piccoli dimensioni a forma di sacchetto (non apriteli!) a quelli piu' grandi da tenere in casa. I vecchi omamori si possono portare anche al tempio dove saranno bruciati in un falo'.
I primi tre giorni dell'anno in Giappone e' festa, molti negozi sono chiusi e gli uffici sono in vacanza.
Pubblicato da tommy a 17:00 0 commenti