Monday, June 22, 2009

In Giappone anche i treni fanno l'inchino

Quando si sale su un mezzo di trasporto in Giappone e' un continuo sentire voci che non si fermano mai. Io inizialmente non mi sono chiesto che cosa stessero dicendo, perche' non capivo, perche' ero investito da troppi nuovi suoni e rumori e poi perche' mi fissavo sull'inglese che mi permetteva di orientarmi. In Giappone ci sono vocine registrate ovunque che dicono cosa sta per succedere, cosa e' pericoloso, cosa fare, cosa non fare, ecc. Se salite per esempio su un autobus, appena si ferma una vocina dira' la direzione che sta percorrendo, poi una vocina dira' che dovete ritare un bigliettino che servira' poi all'autista per capire quanto dovrete pagare, poi dira' che la porta si sta per chiudere e via con i ringraziamenti. Poi per tutto il viaggio sia sul treno che sull'autobus la vocina dira', dopo aver ringraziato i viaggiatori, qual'e' la prossima fermata, che linee si possono cambiare alla prossima fermata, poi la prossima prossima fermata e se si tratta di capolinea, il lato di apertura delle porte e prima di scendere la vocina vi ricordera' di non dimenticare niente sul mezzo ringraziandovi infinite volte. Ormai in molti casi le frasi sono ripetute in inglese.
Oltre alle voci automatiche pero' si sente un'altra voce che non e' registrata e si tratta dell'autista (o un addetto) dotato di microfono. Il suo compito e' di dare maggiori informazioni sul viaggio, per esempio se un treno si ferma perche' un semaforo e' rosso, lui si scusera' per l'attesa spiegando il motivo della fermata. Oppure annunciano che il treno sta per partire e che le porte si stanno per chiudere. Sull'autobus l'autista potra' dire per esempio che non fara' una fermata perche' non c'e' nessuno che aspetta e nessuno ha fatto la chiamata. Oggi sull'autobus mi e' capitato un autista loquace che annunciava addirittura le curve invitando a fare attenzione, oppure dopo l'attesa al semaforo informava che l'autobus stava per ripartire e invitava a regersi alle apposite maniglie. Poi l'autista dell'autobus quando e' il momento del pagamento ringrazia i viaggiatori uno per uno. Questi pero' in genere annunciano solo in inglese.
Tutto e' correlato da display e monitor in doppia lingua.
Sull'autobus la vocina registrata annuncia anche della pubblicita' del tipo: "nei pressi di questa fermata c'e' il tal ristorante con una cucina squisita".
Quando passerete dai tornelli perfavore notate che gli omini nella gabietta non stanno leggendo il giornale, o guardando la minitv, vi stanno ringraziando. Alla stazione di Osaka nelle ore di punta svariati impiegati si dispongono vicino ai tornalli per ringraziare i viaggiatori.

Wednesday, June 17, 2009

La gita

Ieri ho passato una bella giornata in gita con i suoceri. Ormai e' diventata una tradizione fare una giornata in gita quando torniamo in Giappone. Come nella migliore tradizione giapponese tutto e' sempre organizzato e preciso. Il papa' ha praparato un programma scitto al computer con tanto di foto e traduzione in inglese dei posti che saremmo andati a vedere, mappe e tutti gli orari dei treni e autobus. Mi piace fare questa giornata in genere e' molto piacevole. Prima c'e' la parte della visita a posti importanti, poi il pranzo, e poi shopping. Ieri prima della cena mio soucero mi ha preso in disparte e mi ha detto: "Mi raccomando! Stasera a cena si beve!" E io so gia' cosa significa, quando c'e' lui esco sempre ubriaco di sake. Mi ricordo ancra la prima volta che sono venuto in Giappone, quando Miyuki lavorava, io uscivo con lui, abbiamo girato tanti posti ad Osaka, ma anche tanti posticini nascosti dove si mangia e beve per pochissimo ma alle 6 del pomeriggio ero gia' ubriaco e Miyuki non apprezzava tanto. A cena abbiamo mangiato uno sciabi sciabu delizioso e poi al ritorno insieme agli altri giapponesi che rietravano a casa sul treno abbiamo tutti dormito.

Monday, June 15, 2009

Dal Giappone

E' passato un po' di tempo dal mio ultimo post, ho abbandonato questo blog, ma e' passato tantissimo tempo dal mio ultimo post scritto dal Giappone, questo arriva dopo un anno e mezzo. Oggi e' il mio primo giorno di due settimane di vacanza nel paese del sol levante. Sicuro mi tornera' l'ispirazione per scrivere.
A presto.