Saturday, April 05, 2008

Takoyaki a Milano

L'ultima volta che sono tornato dal Giappone ho dovuto portarmi nello zaino, senza nessuna possibilità di replica, una piastra da Takoyaki. A parte il peso, non nascondo che anche io volevo avere la piastra a casa per poter cucinare Takoyaki. La piastra da Takoyaki è una piastra come quelle per la carne ma è fatta da tante semisfere. Ci sono quelle elettriche o ci sono set completi con fornello a gas e con in aggiunta la piastra piatta per fare l'Okonomiyaki.
Per evitare problemi con la corrente elettrica abbiamo preso solo la piastra come quella della foto.
Avuta la piastra il secondo passo è stato quello di trovare un fornellino a gas da poter usare al centro del tavolo per riscaldare la piastra. In Giappone questo stile è molto usato, quasi tutti in casa hanno dei fornellini da campeggio a gas, sono usati per cucinare Nabe, Takoyaki, Okonomiyaki si mettono al centro del tavolo e si cucina e si mangia tutti insieme, un po come da noi la bourguignon o la fonduta.

Ho iniziato la ricerca del fornello e ho visto che in giro c'è proprio quello che è molto diffuso in Giappone, sono riuscito a trovarlo sia su internet che in qualche ferramenta a Milano ma in rete costava la metà, tentato dal prezzo ho comprato quello su ebay ma... non è andata benissimo. Il tizio che ha inviato il fornello ha fatto un pacco pietoso e la valigetta portafornello è arrivata rotta, restituirla non mi conveniva perchè non potevo riavere il rimborso delle spese di spedizione e in più avrei dovuto ripagare il rinvio. Ho dato al tizio un commento neutro( non negativo!) e mi ha anche mal ricambiato. Insomma se dovete acquistare una cosa del genere conviene pagarla.

A parte questo oggi abbiamo provato a cucinare Takoyaki a casa! Un po come la moka la piastra ha bisogno di un rodagio, anzi la prima volta conviene usarla sul fornello della cucina normale. Il primo giro è andato male perchè la pastella, nonostante l'olio, si attaccava e non riuscivamo a creare le palline, l'aspetto che ne è venuto fuori era poco tipico ma il sapore era molto buono.































Via via è andata meglio, alla quarta volta siamo arrivati al risultato aspettato.

















Ora che il rodaggio è stato fatto posso invitare gli amici per un Takoyaki Party.

6 commenti:

Antonio said...

wow, che bell'aspetto che hanno. Sarà che è ora di pranzo ma mi han fatto venire l'acquolina in bocca...

Anonymous said...

Non è che mi puoi invitare al prossimo Takoyaky party? Li ho sempre visti negli anime ma non li ho mai potuti assaggiare!

tommy said...

certo, ti assicuro che adesso vengono fuori delle vere palline e non quelle che vedi nella foto.

Paocin said...

Complimenti, GTT (Great Takoyakiya Tommi).
Anch'io lo portai un takoyaki-pan a gas dalla Nipponia. Erano altri tempi, in aereo, così lo portai a mano, per motivi di peso. Mi ricordo che mi fermarono al check-in a Parigi, chiedendomi cos'era. Menomale che fui chiaro e simpatico, così me lo lasciarono tenere.
Riguardo i fornelli effettivamente non si trovano facilmente sia perchè da noi non c'è la stessa cultura (ce lo vedresti una pentola bollente sul tavolo con intorno tanti smanettoni pasticcioni italiani?) e anche per legge. Così in Italia si trovano solo come oggetti da campeggio, magari perchè il negozio li ha comprati per sbaglio. Trattandosi di oggetti da campeggio, si trovano d'estate e "soprattutto" le bombolette si trovano solo d'estate. Mentre invece il nostro fatidico fornellino si usa prettamente d'inverno. Io ne ho due, pagati 14 euro in un Penny Market, in cui non sapevano proprio cosa fossero. In G invece non c'è problema perchè tra portatili e attaccabili direttamente al tubo del gas ne avrò una decina.

Beh... però non sarebbe male dire quali altri piatti ci facciamo...

Anonymous said...

Hemm...
scusate se mi intrometto, io invece ho coraggiosamente (o stupidamente) comprato la versione elettrica e ora sto cercando di adattarla alla corrente elettrica italiana XD
A parte questo, se avete fatto i takoyaki in Italia deduco che abbiate trovato gli ingredienti da qualche parte, posso chiedervi dove?
Io ho una minima scorta di salsa takoyaki e di dashi, fiocchi di bonito e alghe, ma una volta finiti che fare? So che da Poporoya hanno alcune cose, ma che voi sappiate hanno questi ingredienti?
Itadakimasu! :)

tommy said...

Ciao. So che qualcuno a provato a comprare un adattatore 220/110 per un cuociriso comprato in Giappone e si tratta di un grosso trasformatore ingombrante. Per gli ingredienti sicuramente si trovano tante cose al Cathay in zona Paolo Sarpi. Noi facciamo scorta quando andiamo in Giappone oppure chiediamo agli amici quando vengono in viaggio in Italia dal Giappone.