Come districarsi nella burocrazia italo - giapponese se si vuole sposare un cittadino giapponese in Giappone? Non è poi cosi complicato diciamo che è un po' lungo, infatti conviene muoversi con un po' di anticipo, tipo due mesi prima. Questa è solo la prima parte, cioè quello che si deve fare quando si è in Italia prima di partire, quando finirò anche i passi in Giappone scriverò un secondo post. Un italiano che decide di sposarsi all'estero, sia dinanzi ad autorità straniere o all'ambasciata/consolato deve avere un documento valido (per il Giappone il passaporto) e il nulla osta definito meglio come: certificato di capacità legale a contrarre matrimonio che rilascia la stessa ambasciata o consolato. Per ottenere il nulla osta si deve procedere con le pubblicazioni di matrimonio o presso il comune di residenza della parte italiana o presso l'ambasciata/consolato (in questo caso si deve essere iscritti all'AIRE). Per le pubblicazioni la parte italiana presenta i documenti tipici che però in genere sono richiesti d'ufficio direttamente dall'ufficiale anagrafe e sono: La parte giapponese invece deve lavorare di più, i documenti a loro richiesti sono: Sicuramente il cittadino giapponese sa come ottenere questi documenti nel proprio paese. Ma questi documenti sono in giapponese quindi poco utilizzabili dai nostri funzionari, vanno legalizzati e tradotti. Conviene fare una copia, si portano gli originali presso l'ufficio del Ministero degli Affari Esteri (Gaimusho)in Giappone dove allegheranno le APOSTILLE (non esiste la traduzione di questa parola, dite al vostro futuro consorte che al Gaimusho capiranno), dei foglietti per ogni documento con firme timbri e dichiarazioni. Questa operazione è gratis e le Apostille sono pronte il giorno dopo. Le copie invece si danno ad un traduttore in modo da lasciarlo lavorare. All'ambasciata hanno un elenco di possibili traduttori, che non sono ufficiali, conviene contattarne un po' perché hanno tempi e parcelle molto diverse tra loro, noi siamo riusciti ad avere le traduzioni in 5 giorni. Quando avrete le apostille e le traduzioni saranno pronte, si fisserà un appuntamento con il traduttore e si andrà insieme all'ambasciata/consolato italiana dove al traduttore sarà chiesto di compilare il verbale di traduzione giurata con la quale dichiara che la traduzione è fedele, anche qui timbri e per ogni documento si paga 2000 yen. Date i vostri dati anagrafici perché gli uffici li chiederanno sempre. Una volta ottenuti i tre documenti sopra elencati, le apostille e le traduzioni si può andare in comune con i documenti di identità di entrambi per richiedere le pubblicazioni di matrimonio. Attenzione: alcuni ufficiali dell'anagrafe potrebbero richiedere il nulla osta per la parte giapponese ma NON SERVE perché il matrimonio non si celebrerà in Italia, in caso citategli la circolare del Ministero di Grazia e Giustizia del 25/1/1996. In Italia la richiesta di pubblicazione va presentata da entrambi gli sposi (art. 50 DPR 3/11/2000, n. 396) ma se il cittadino giapponese non può o non vuole venire in Italia solo per fare le pubblicazioni è possibile rappresentare il vostro futuro consorte per procura speciale che richiederà il cittadino giapponese sempre all'ambasciata/consolato (circolare MIACEL n. 2/2001) anche lo stesso giorno in cui si va con il traduttore. Un funzionario del consolato compilerà il documento, ovviamente servono i vostri dati anagrafici, un rappresentante dell'ambasciatore (o lui) leggerà il documento ad alta voce e se necessario qualcuno tradurrà in tempo reale, si ottiene subito e costa 6000 yen. Fatevi mandare per posta tutto il malloppo, compresa copia del suo passaporto. Al comune oltre i documenti è richiesta una marca da bollo da 14,62 euro, la richiesta di pubblicazioni è abbastanza tipica e dopo 8 giorni si può richiedere il certificato di avvenute pubblicazioni che potete usare per ottenere il nulla osta. Il consolato di Osaka, dove chiederò il nulla osta mi ha suggerito, per abbreviare i tempi, di inviare via fax copia del certificato di avvenute pubblicazioni (l'originale lo consegnerò poi direttamente in consolato) insieme alla fotocopia del mio passaporto e della mia fidanzata. Fonti: Mia esperienza, Consolato Generale d'Ialia ad Osaka, Comuni.it, Unica's Japanese Attenzione, le informazioni contenute in questo post sono soggette a variazioni. Verificate sempre tramite l'ambasciata o il consolato eventuali nuove disposizioni.
Friday, November 30, 2007
Sposarsi in Giappone, parte 1
Pubblicato da tommy a 15:22
Etichette: Japan, Matrimonio, Tommy e Miyuki, 日本
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4 commenti:
Dio mio che casino! Utile comunque per quando scapperò in giappone!!!
Confesso che mi sono un po' persa... Attendo cmq con ansia il prossimo post ^^
Effettivamente è un post un po dedicato nel senso che è interessante se si è nella stessa situazione.
quando mi avevano letto il verbale all'ambasciata, inaspettatamente mi fecero pagare qualcosa come 7-8000 yen, e mia moglie si sorprese giustamente del fatto che in italia dobbiamo pagare anche l'aria che respiriamo. Si salvi chi puo'!
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