Sunday, June 25, 2006

Libri Giapponesi usati

Oggi pomeriggio alla Scuola Giapponese di Milano si è svolto un mercatino di libri usati Giapponesi. Vinti i dubbi per il caldo afoso ho deciso di andare. C'erano molti libri, ma io ho cercato la sezione dei bambini e non mi sono mosso da li. Non ho usato un criterio di ricerca difficile: aprivo un libro, se le immagini mi piacevano e non c'erano molti kanji era ok. Alla fine ho preso due libri, uno è un manga per bimbi: asarichan e l'altro pare sia un cartone. Spero che in un anno riucirò a capirli e a leggerli.
Quando li ho mostrati a Miyuki è scoppiata a ridere, per lei tutto ciò è troppo divertente.

Udon

Quando Miyuki è venuta a Milano in Aprile mi ha portato una confezione di Udon, ed è rimasta fino ad allora nella credenza perchè io non ho la minima idea di come cucinarli. O meglio, gli Udon di per se si cucinano come la pasta, ma poi vanno preparati i condimenti. Gli Udon si possono definire i noodle giapponesi, ma rispetto a quelli cinesi sono più grossi e somigliano di più ai nostri spaghetti. Comunque oggi visto che sembrava saltata la notte bianca a Milano causa pioggia, Taro (il mio coinquilino giapponese) ha deciso di cucinarli. Ha cucinato gli Udon e ha preparato la salsa con dentro del ghiaccio (buona idea in estate), poi a parte il porro, le alghe e i funghi, questi ultimi ognuno li può aggiungere a picimento nel poprio piatto. Molto semplice e molto buono, gli Udon è uno dei piatti giapponesi che preferisco.
Gli Udon, come tutti i piatti che hanno il brodo, in Giappone si mangiano facendo rumore con il risucchio, questo sicuramente sorpende gli stranieri (come del resto me la prima volta) ma è assolutamente normale anche nei locali pubblici e pare che sia un modo per indicare che si apprezza molto il cibo; inoltre si alza il piatto del tavolo avvicinandolo alla bocca.

Friday, June 23, 2006

Il fun club Giapponese chiude i battenti

Era già quasi annunciato, per il paese del sol levante non era un'impresa facile: battere il Brasile e sperare in Australia-Croatia. Le poche speranze riposte negli stessi tifosi è stato confermato anche dal fatto che oggi a casa mia sono venuti solo quattro giapponesi a differenza di Domenica che erano ben dodici. Così dopo le prime feste per il vantaggio del Giappone tutto è sfumato con i quattro goal del Brasile. Be in fondo era un esito che tutti ci aspettavamo. Così il piccolo Japan Supporter Club che si era creato nel mio appartamento stasera chiude... peccato, a me piaceva. Forse qualcuno tornerà per vedere l'Italia.

It was almost sure, for the Land of Rising Sun was not a simply undertaking: beating Brazil and hoping in Australia vs. Croatia. In confirmation supporters hopeless today only four Japanese came in my flat to watch he match not like on Sunday when twelve had come. The happiness for the first Japanese goal disappeared after the four Brazilian goals. It was our expectation actually. So the small Japanese Football Supporter Team that was born in my flat tonight closes... too bad, I liked it. Maybe someone will come to watch the Italy match.

Wednesday, June 21, 2006

Zashikiwarashi

Oggi intono alle 21.30 ero in rete e ho ricevo un messaggio via messenger da Miyuki, strano perchè li erano le 4.30. Lei non riusciva a dormire allora mi ha raccontato di una simpatica credenza Giapponese.
E' la storia di Zashikiwarashi : uno spiritello, che ha le sembianze di una bambina di 7 o 8 anni, e che durante la notte (intorno alle 4, ecco perchè la storia) si manifesta in camera da letto. Si diverte a correre per la stanza e tirare via i cuscini alle persone mentre dormono. La presenza di Zashikiwarashi in una casa porta richezza, ma anche il solo poterlo vedere porta fortuna. Su come è vestito e come sia fisicamente pare vi siano versioni diverse.
Esiste un albergo nel nord el Giappone dove assicurano che in una stanza viva Zashikiwarashi e che ogni notte si manifesta; l'albergo riceve un sacco di prenotazioni, tutti vogliono vederlo per poter ricevere fortuna, pare che da adesso a due anni sià già tutto prenotato.

Sunday, June 18, 2006

Japan vs Croatia 0-0

Oggi ho visto la partita del Giappone dei mondiali contro la Croazia con dodici giapponesi. Ancora una volta ho notato le differenze che ci sono con noi italiani. Non si scaldano molto come noi, ma questo non vuol dire che non sono emotivamente coinvolti. Sono rimasto sorpreso quando è stato fischiato un rigore contro al Giappone ed è ha generato solo delusione, nessuno ha giudicato il giocatore che ha commesso il fallo, quando poi il portiere nipponico ha parato il tiro erano felici ma nessuno si è alzato dalla sedia per esultare e nessun riferimento agli avversari. Per tutta la partita non ci sono state parolacce, è scappato solo uno stupido per un giocatore del giappone che è stato vicino al goal.
Comunque come per noi è un'occasione per stare insieme, si mangia qualcosa (per loro ogni ocasione è buona) e si beve birra o vino.

Today I watched the World Cup Japan's match versus Croatia with twelve japanese. Once more I noticed the differences between them and italians. They don't became angry easy as us, but they are also exicited. I was surprised when the referee whistled for a penalty in favour of Croatia, all of them were only disappointed, nobody judged the player who was in mistake, and when the japanese goalkeeper saved the penalty they were huppy but nobody jumped or get up from the chairs and nobody spoke about Croatia. For all the time I didn't hear a bad word, only "stupid" for a japanese player who was near scoring a goal.
Anyway as for us is a occasion for stay together, eat (as every occasion) and drink beer or wine.

Saturday, June 17, 2006

A Tokyo come in Inghilterra

A Osaka quando si sale sulle scale mobili bisogna sostare sul lato destro, questo per lasciar passare le altre persone che hanno fretta. Questo succede anche in altre città nel mondo, ma a Milano molti non ci pensano, eppure ci sono dei cartelli che chiedono di stare sulla destra. Ma se vi abituate allo stile di Osaka state ben attenti quando andrete a Tokyo, infatti nella capitale bisogna stare sulla sinistra e visto che li le persone vanno più di fretta si inervosiscono più facilmente se gli bloccate la via. A Tokyo si tiene la sinsitra... come in Inghilterra.

In Osaka when use the escalator you have to stay on the right side for allow people who are in a hurry to pass on. This behaviour is also common in the other cities in the world, but in Milan many people don’t mind, and even there are signs that ask to stay on the right side. But if you take habit to Osaka’s style be careful when you go to Tokyo, in fact in the capital city people stay on the left side of escalator and seeing that there people are always in a hurry they get angry easier if you stop them the way. In Tokyo people stay on the left side… like in England.

Sunday, June 11, 2006

Il gioco d'azzardo ha radici nel passato del Giappone

Uno dei posti più singolari, che colpisce gli stranieri che visitano il Giappone, è sicuramente il Pachinko. Queste sono delle enormi sale, a volte con più piani, dove si trovano all'ineate delle macchine da gioco. Questi posti sono molto rumorosi, sia per la musica e il suono delle macchine. Ogni Pachinko ha un diversa tema e spesso ripropongo quello di famosi manga. Molte persone si recano nei Pachinko dopo il lavoro. Lo scopo del gioco è indirizzare delle piccole sfere metalliche, in un foro posto nella parte inferiore del monitor. Tramite una manopola che si trova sulla sinistra si regola l'intensità e la velocità d'espulsione delle sfere. In base a delle regole si possono vincere altre sfere che verrano poi cambiate in premi o curiosamente in piccoli linghotti d'oro (è vietato fornire premi in denaro).
E' sorprendete però, che i Pachinko non sono altro che l'evoluzione delle antiche sala da gioco del periodo Samurai. Già da allora le persone si recavano in dei luoghi dove potevano dedicarsi al gioco d'azzardo. All'epoca il gioco era quello semplice dei dadi, si trattava di indovinare se la somma dei valori dei due dadi era pari o dispari, il nome del gioco è: hannka chouka appunto pari o dispari. Quindi è da ricercare nella storia la passione dei giapponesi per il gioco d'azzardo.

Friday, June 09, 2006

Da Vinci Code

Ieri sera ho finito di leggere i libro "Il codice da Vinci". Ho trovato il libro molto interessante e mi ha fatto riflettere su alcune cose. La storia è ricca di suspance; in quanto alle opere di Leonardo sapevo già delle cose quindi non è stato molto sorprendente, quello che mi ha più incuriosito è la parte legata alla simbologia: le origini dei significati che oggi attribuiamo ad alcuni simboli.
Ho sentito che il romanzo è stato definito come un libro anti-chiesa e che il film è stato vietato in alcuni paesi. In realtà a me sembra un libro che parla dello scontro tra due religioni. Il priorato di Sion in fin dei conti non fa che difendere dei simboli e delle credenze di altre religioni e accusa la chiesa di averle nascoste e di aver creato una religione diversa da quella originale. Il pubblicare notizie che smentiscono dei fatti citati nella Bibbia non è però una grande conquista, in fin dei conti ogni religione accetta di credere a delle cose e chi più chi meno dei seguaci sa bene che molte cose non sono vere. Da leggere sicuramente.

Monday, June 05, 2006

Weekend sull'Appennino Emiliano. Capitolo 2

Ed ecco la parte dedicata al viaggio con trenitalia.
Il viaggio d'andata mi ha sorpreso moltissimo, non riuscivo a trovare posto quindi ho deciso di comprare un biglietto per la prima classe in Eurostar, vista anche la breve distanza; ho scoperto un nuovo mondo, avevo già viaggiato in seconda classe, ma la differenza è notevole: arrivo in anticipo di cinque minuti, sedie super confortevoli, giornale, bibita e snack.
Purtroppo il mio entusiasmo è svanito nel viaggio di ritorno sull'intercity: il treno è arrivato a Bologna con un'ora e quindici minuti di ritardo super pieno e con personale a bordo oltretutto scortese. Ma come può un treno avere così tanto ritardo? Non voglio fare i soliti confronti con l'estero, ma in giappone anche nei giorni di ponte (nella settimana d'oro) non si ha nessun ritardo, li l'unico motivo che può provocare un ritardo sono le cause atmosferiche.
E poi non mi sembra giusto che ci sia una differenza così netta tra eurostar e gli altri treni, è vero che si paga il servizio (anche se in queso caso solo 10 euro) ma gli altri treni sono abbandonati, sono ormai dei treni bestiame. Inoltre mi ha sorpreso il fatto che il personale, vista la sistuazione, ha avuto anche il coraggio di essere scortese. Tristezza.

Weekend sull'Appennino Emiliano. Capitolo 1

Visto il weekend lungo ho deciso di raggiungere mio zio a Silla a pochi chilometri da Porretta Terme sull'appennino tosco emiliano. Ci sono già stato altre volte, il posto è molto verde e rilassante e poi si mangia molto bene, si trovano quelle trattorie tipiche da luoghi di montagna dove si spende poco e hai la possibilità di mangiare anche prodotti fatti in casa. Non ne ero al corrente ma nel weekend si svolta anche una gara di rally quindi ho avuto modo di vedere un bel po di auto con motori super rombanti; la gara è durata due giorni con diversi percorsi.
Mio Zio ormai vive da li da un bel po quindi è ben informato sui locali migliori. La prima sera, su mia richiesta, abbiamo preferito un ristorante toscano, quindi d'obbligo la fiorentina. La seconda sera siamo saliti di livello, abbiamo scelto un locale un po più raffinato: il Tibidì a Lizzano; se capitate da quelle parti e avete voglia di gusti particolari dovete assolutamente andarci, si mangia dalla mozzarella di bufala con tartufo ai spinaci con noci e grana, il tomino con le fragole, il prosciutto d'oca e di cervo, braciole di cinghiale e si trova una vasta scelta di grappe. Ovviamene visto la particolarità preparatevi ad un conto adeguato.
Comunque sono soddisfato ci voleva proprio un po di pausa dalla città, poi non vedevo mio zio da un po, abbiamo chiacherato parecchio. La scelta della montagna, visto il tempo è stata quella giusta.