Monday, September 24, 2007

I matrimoni giapponesi

Sono sparito per un po, è un periodo pienotto, tutto è legato alla notizia che avevo anticipato due post fa ossia all'imminente matrimonio. Ovviamente scriverò un po di post a proposito: su cosa stiamo organizzando, sui matrimoni giapponesi, sui documenti da fare per sposarsi in Giappone, perchè è li che ci sposeremo, e per il permesso di soggiorno.
In Giappone il matrimonio legale si svolge solo ed esclusivamente in comune non esiste nessun accordo con nessuna religione per far si che la cerimonia religiosa possa avere anche valore legale. Come cerimonia oggi il 65.9% delle coppie pur non avendo religione o non essendo cattolici o protestanti scelgono il matrimonio in chiesa con cerimonia in maggior parte protestante. Il 16.3% fanno una semplice cerimonia, spesso nella stessa sala dove si svolge il banchetto, dove una persona dichiara la coppia marito e moglie di fronte a tutti gli inviati, il 15.8% scelgono la cerimonia shintoista nel tempio, il 0.7% con ceromina buddista e il 0.4% sceglie altre cerimonie (dati del 2006).
Ovviamente la scelta più gettonata è dettata più che altro da una moda e molte ragazze sognano di indossare il vestito bianco cosi come vedono fare dalla televisione in occidente.
Scriverò in seguito un post sulla cerimonia shintoista, anche perchè lo vivrò in prima persona ed è quello che in genere si vede di più nelle foto compresa quella postata.
In molti templi non è concesso fare video o foto, quindi non si può riprendere la cerimonia. Alcuni templi consentono le riprese ma escluse alcune parti del rito e ovviamente pagando, altri templi fanno loro i filmati e se li fanno pagare profumatamente.
Tra la cerimonia e il banchetto si può cambiare vestito, in genere noleggiato, fino a tre volte.
Esistono strutture create appositamente per i matrimoni che comprendono cappelle e sale per il banchetto (gli invitati sono pochissimi, in media 30 persone), hanno persone che celebrano, fotografo, servizio di noleggio dei vestiti, ecc. Anche alcuni hotel sono organizzati in questo senso. Gli stili sono diversissimi, alcuni ricostruiscono i templi (come questo), alcuni creano strane cappelle inquietanti o da favola, altri riprendono più fedelmente le chiese. Date un'occhiata alle foto di questa pagina che propone alcuni di questi posti. Per il banchetto è possibile anche scegliere un menu con una composizione più tradizionale con cibo e piatti particolari oppure un normale pranzo. Molte di queste strutture, compresi i templi, nel caso in cui non si decide di scegliere uno dei loro servizi affiliati fanno pagare una penale.
Anche in Giappone si usano le partecipazioni, preferibilmente scritte a mano e tendenzialemente si invitano le persone più che le famiglie, nel senso che non si è obbligati ad invitare tutta la famiglia di una persona se questa è sposata con figli.
Anche nel paese del sol levante si usa lo scambio di anelli che si preferiscono di platino.
Agli invitati, che principalmente regalano agli sposi soldi, si dona un oggetto (引き出物, ひきでもの) di costo medio tra i 25 e i 35 euro ed è differenziato a secondo dal grado di parentela o amicizia o se la persona è da sola o con la famiglia. Recentemente è di moda "il catalogo", in pratica gli invitati ricevono un catalogo con diversi oggetti e ognuno può scegliere quello che più preferisce, una volta scelto l'oggetto si stacca una cartolina associata preaffrancata e si spedisce, l'oggetto arriverà durettamente a casa.
Dal 1893, dopo che l'imperitore Meji per l'anniversario delle nozze d'argento donò delle caramelle colorate agli invitati, si è diffusa l'usanza di donare anche dei dolci in delle scatoline chiamate bonbonniere (dal francese).
Purtroppo anche in Giappone il matrimonio è costoso dipende sempre da quello che si vuole fare.

Monday, September 03, 2007

Cosa si mangia stasera?

La domanda che più mi sono sentito porre da amici e conoscenti che hanno conosciuto Miyuki (oltre a quella: "hai imparato il giapponese? Alla quale rispondo tristemente: "solo un po") è: "Ma voi come mangiate a casa? Italiano o giapponese?". Come già ho detto in un post precedente la cucina italiana (purtroppo per lei) la propongo io mentre lei cucina giapponese. A volte si dicute su chi deve cucinare, invocando a vicenda la cucina dell'altro, sia per voglia di mangiare qualcosa del paese di proveninenza dell'altro e sia per pigrizia nel cucinare. Ad ogni modo io lo trovo divertente, poi ognuno cerca di proporre qualcosa di nuovo come nel weekend scorso dove abbiamo avuto SUSHI e PIZZA, fantastico!




















Oggi mi sono ciementato a fare la pizza e anche Miyuki due giorni fa ha preparato per la prima volta sushi, in genere lo fa perchè dice sempre che bisogna saperlo fare e sopratutto bisogna saper tagliare il pesce, ma a me è piaciuto tantissimo.