Due settimane fa siamo andati alla questura di Milano aggiornare il permesso di soggiorno di Miyuki. Mi era stato consigliato di andare la mattina presto per ritirare i numeri elimina coda e quindi alle 6.30 di mattina eravamo già in fila (e non tra i primi) di fronte all'ufficio, con una temperatura intorno ai zero gradi, attenti a non farci scavalcare dai soliti furbetti che ci provavano. Per fortuna alle 7.30 hanno aperto gli uffici e ci siamo potuti accomodare all'interno ma... da qui in poi il buio. Alle 8.00 i vari sportelli hanno inziato a scandire i turni ma con una lentezza Kafkiana. Non esistendo uno sportello di informazioni regnava l'anarchia totale, tra la difficoltà della lingua e la disinformazione gli utenti impegnavano gli operatori di sportello tra la fine di un turno e l'inzio del prossimo facendo ritardare lo scorrimento dei numeri. Inoltre si aggiravano per gli uffici delle figure, che probabilmente offrono le loro competenze a pagamento per chi è in difficoltà, e che non si sognano di rispettare i turni, e probabilmente non hanno nemmeno il numero, contribuendo all'accumulo di decine di minuti alla nostra attesa.
Quando è stato il nostro turno (alle 12:00 circa) devo dire di aver tovato gli operatori di sportello competenti e il tutto si è risolto in breve ma solo per il controllo dei documenti, per avere il vero e proprio permesso di soggiorno (ancora il vecchio pezzo di carta) si deve aspettare la firma di qualche responsabile e che venga attacata la foto, per questo abiamo aspettato altre 2 ore!!!
Siamo usciti dall'ufficio dopo sette ore e mezza dal nostro arrivo!
Ma non solo, i locali della sala d'attesa erano molto freddi e i servizi igienici erano fuori uso! (Oppure, come qualcuno sosteneva per non pulirli attaccano il cartello per scoraggiare l'uso). Io sinceramente mi sono vergognato e dispiaciuto per mia moglie, e ho provato dispiacere anche per tutte quelle mamme che aspettavano con i bambini piccoli che piangevano.
E' una vergogna per un paese che si definisce civile e si pone tra gli stati più industrializzati.
Saturday, January 31, 2009
Che vergogna
Pubblicato da tommy a 11:27 8 commenti
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Saturday, January 10, 2009
Arangiri アランギリ
A casa nostra è normale che alcune si mescolano tra Giappone e Italia dando origine a cose nuove; oggi tra gli arancini che abbiamo cucinato uno di loro cercava di somigliare ad un onighiri, quindi lo abbiamo battezzato come Aranagiri.
Pubblicato da tommy a 22:15 3 commenti
Wednesday, January 07, 2009
Harunonana kusa
Per chi si vuole garantire un'anno di buona saluta deve approfittarne oggi e mangiare Harunonana kusa (春の七草) letteralmente: le sette erbe della primavera. Si tratta di riso bollito in acqua sale e sette erbe: centonchio (hakobera), rapa (suzuna), ravanello selvatico (suzushiro), erba peperina (seri), borsapastore (nazuna), lapsana (hatokenoza) e cudweed (gogyou) un'erba asiatica. Lo so che alcune di queste hanno un nome strano ma è quello che ho trovato sul dizionario. In Giappone si possono comprare delle confenzioni con tutte e sette le erbe.
Questo preparato fa bene anche allo stomaco sopratutto dopo le mangiate del capodanno quindi molto indicate anche per noi italiani visto le abbuffate appena trascorse.
Pubblicato da tommy a 18:46 0 commenti
Tuesday, January 06, 2009
Oshougatsu
Il capodanno (oshougatsu お正月) è la festa più importante in Giappone in questo periodo e cosi come noi decoriamo le nostre case con simboli natalizi, i giapponesi usano nelle abitazioni diversi decori di capodanno. Quest'anno anche noi abbiamo preparato l'angolo oshougatsu.
A sinistra c-è un piccolo altarino con due mucche, questo perchè secondo l'oroscopo cinese il 2009 è l'anno della mucca. Ogni anno vicino a capodanno si vedono nei negozi, nei templi e nelle case diverse raffigurazioni (immagini, pupazzetti, ecc.) dell'animale che caratterizzerà il nuvo anno, che allontana la sfortuna.
Al centro c'è un kagamimochi (鏡餅) un simbolo che deriva dalla religione shintoista. Originariamente era formato da due mochi di diversa forma, quello piccolino in alto e il più grande in basso. Oggi si trovano in commercio delle strutture in plastica con dentro veri mochi. I due mochi si posano su una specie di altarino che si chiama sanpou (三宝) che proteggerà la casa dal fuoco durante l'anno. Tra i mochi e il sanpou c'è un foglio di carta. Il kagamimochi è un'offerta che viene fatta agli dei, e si tiene in casa fino all'11 di Gennaio quando può essere mangiato in famiglia, ma senza usare il coltello, deve essere rotto con le mani.
A destra invece un piccolo kadomatsu (門松), anche questo un simbolo shintoista che serve ad accogliere il dio Toshigami (年神) la divinità dell'anno nuovo. In realtà se andate in Giappone li troverete grandi e di fronte le abitazioni. Possono essere creati in diversi modi, dipende dalle città, ma tutti hanno le tre canne di bamboo di diversa altezza diversa che siboleggiano in ordine il paradiso, l'umanità e la terra.