Saturday, October 20, 2007

Riflessioni

Oggi sono rimasto a casa tutto il giorno causa lavori in bagno. Non è stato molto divertente tuttavia interessante: anche il mio vicino aveva dei lavori da fare di fronte casa sua cosi ho analizzato le squadre di lavoro.
Dal mio vicino sono arrivati quattro italiani con due camioncini, a casa mia due egiziani con un furgone. Gli italiani sono arrivati molto presto e si sono fatti ben sentire con urla e parolacce, gli egiziani sono arrivati un'ora dopo e sinceramente non so cosa hanno detto (magari mi hanno mandato a quel paese, o magari no) ma senza urlare. La squadra degli italiani con i suoi due camioncini ha bloccato la via per casa mia è ho chiesto due volte di spostare i mezzi per liberare il passaggio alla mia squadra.
I ragazzi in casa mia ovviamente non erano molto loquaci anche perchè non parlavno bene italiano ma non li sentivo parlare nemmeno tra di loro nonostante ero nella stanza accanto, gli italiani li sentivo benissimo da casa mia.
Ho offerto il caffe ai due muratori ma non hanno accettato, invece ad un certo punto ho visto dalla finestra del bagno i loro colleghi italiani nel gazebo del giardino che sorseggiavano un buon caffe (pausa caffe sacrosanta, la faccio anche io in ufficio).
Dopo un po uno degli italiani è venuto a chiedere un livello a bolla d'aria agli egiziani (il contadino che va a lavorare senza zappa).
All'ora della pausa pranzo la calma! Tutti a pranzo? Gli italiani si, nel ristorantino che fa una buona mozzarella di bufala con la burrata (cosi diceva un'ora prima uno di loro urlando) i ragazzi in casa mia non sono andati da nessuna parte e non avevano con se nemmeno dei panini.
Alle 17.30 casa mia a posto, alle 20.00 ancora urla d'avanti casa del vicino (ovviamente erano due lavori di entità diversa, quello del vicino più lungo).

Con questo post non voglio dire che gli stranieri sono meglio degli italiani, fare di tutta l'erba un fascio è sempre sbagliato, ma non è giusto parlare sempre male di loro. Sono sicuro che oggi mi sono ritrovato a pensare le stesse cose che gli americani, i tedeschi o qualche altro cittadino delle nazioni che hanno accolto i nostri emigranti hanno fatto quando i nostri nonni e padri sono andati a lavorare duramente li.

A, dimenticavo, la mia squadra è venuta a sistemare una cosa che la squadra del mio vicino aveva fatto durante la ristrutturazione del mio appartamento in modo vergognoso.

3 commenti:

Claudia Casu said...

Che carino il tuo racconto, e tu sei molto bravo a non prendere una posizione troppo precisa. Secondo me, quello che conta è il risultato; perciò "vince" la squadra che porta a termine il proprio lavoro nel modo migliore ^^

tommy said...

Grazie per essere passata dal mio blog. Ti linko subito. ciao

Txkun said...

Sai il problema?
E' che e' vero, e' sbagliato fare di tutta l'erba un fascio ed e' anche difficile fare discorsi generali perche' si fa sempre torto a chi non e' come gli altri. Pero'... i luoghi comuni non vengono dal nulla. Un fondamento di verita' in fondo in fondo c'e'.